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Attraverso una serie di studi ora squisitamente filologico-linguistici ora palesemente religioso-filosofici, Igor Spanò opera in questo volume una ricostruzione socio-antropologica precisa e puntuale della cultura vedica e più in generale della cultura dell'India antica. In un progressivo affinarsi di tecniche espressive e un ampliarsi di metodologie, scaturisce, dal volume, sia la profonda padronanza del suo autore delle lingue vedica e sanscrita, sia la conoscenza dei testi fondamentali della cultura indiana antica (dalle Samhita vediche ai Brahmana, alle Upanis?ad), di quelli del periodo classico (soprattutto i Purana e i testi epici) e delle scuole filosofiche, sia, infine, la continua e appassionata attenzione al mondo indiano e alla sua cultura anche nei suoi aspetti più moderni, come lo studio sulla comunità hijra, o dei devoti a Bahucara Mata, della quale si analizzano i presupposti rintracciabili nei testi vedici, ricollegandoli a miti antichi contenuti nei Purana (prima fra tutti la figura ambivalente di Siva Ardhanarisvarara, 'Metà uomo e Metà donna'), nel Mahabharata e nel Ramayana, o, infine, ad aspetti della realtà attuale, come il fenomeno dell'immigrazione.